martedì 28 febbraio 2012

Il pessimismo storico


Gli studiosi hanno distinto tre fasi del pessimismo leopardiano: una fase di "pessimismo storico" , una di "pessimismo psicologico" e una di "pessimismo cosmico" .
1. Il "Pessimismo Storico" si basa sulla "Teoria delle Illusioni".
Indagando sulla causa dell'infelicità umana, Leopardi segue la spiegazione di Rousseau, e afferma, con la sua "Teoria delle Illusioni", che gli uomini furono felici soltanto nell'età primitiva, quando vivevano a stretto contatto con la natura, ma poi essi vollero uscire da questa beata ignoranza e innocenza istintiva e servendosi della ragione, si misero alla ricerca del vero. Le scoperte della ragione furono catastrofiche: essa infatti scoprì la vanità delle illusioni, che la natura, come una madre benigna aveva ispirato agli uomini; scoprì le leggi meccaniche che regolano la vita dell'universo; scoprì il male, il dolore, l'infelicità, l'angoscia esistenziale.
La storia degli uomini, dice Leopardi, non è progresso, ma decadenza da uno stato di inconscia felicità naturale, ad uno stato di consapevole dolore, scoperto dalla ragione. Ciò che è avvenuto nella storia dell'umanità, si ripete nella storia di ciascun individuo. Dall'età dell'inconscia felicità, quale è quella dell'infanzia, dell'adolescenza e della giovinezza, tutto sorride intorno e il mondo è pieno di incanto e di promesse, si passa all'età della ragione, all'età dell'arido vero, del dolore consapevole e irrimediabile. La ragione è colpevole della nostra infelicità, in contrasto con la natura madre provvida, benigna, che cerca di coprire col velo dei sogni, delle fantasie e delle illusioni le tristi verità del nostro essere.

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